MARCO: Io viaggio per scovare le tracce di felicità che ancora si intravedono qua e là, perché la felicità esiste, ma bisogna saperla riconoscere, farla durare, e darle spazio.
DADU: E come si fa?
testo e regia Susanna Miotto da un’idea di Marco Di Stefano con Sofia Kretschel e Riccardo Trovato caratteri cinesi Maristella Garozzo organizzazione Susanna Miotto un progetto OFFICINA CARBONARA di Karakorum Teatro produzione Karakorum s.r.l. Impresa Sociale
pubblico 6-10 anni
Nuclei artistici
Genere
Obiettivi 2030



Liberamente ispirato a “Le città invisibili” di Calvino, lo spettacolo si snoda tra i racconti di Marco, esploratore alla corte del Gran Khan Kublai, nei quali città reali e città invisibili si confondono per far affiorare ricordi di viaggi, mondi incontrati e desiderati.
Un viaggio attraverso i cinque sensi, per scoprire che in ognuno di essi si può concentrare un ricordo, un’immagine e, forse, un momento irripetibile di felicità.
Perché ogni viaggio, reale o immaginario, ci permette di scoprire la ricchezza della diversità, attiva i nostri sensi per farci conoscere il mondo in maniera inaspettata e saper osservare con più entusiasmo le cose che ci circondano ogni giorno.
OBIETTIVI:
*stimolare nei bambini l’ascolto e la curiosità per il diverso
*coinvolgerli in un percorso sensoriale che risvegli la meraviglia
*riflettere sul concetto di felicità, sul suo valore e sui momenti della vita di tutti i giorni, anche inaspettati, in cui essa ci colpisce